Bilancio di Sostenibilità
Trasforma l’obbligo di rendicontazione ESG in opportunità di business
Quest’anno, il 66% delle imprese italiane è pronta a rendicontare le informazioni di sostenibilità secondo la CSRD, eppure ci sono ancora diversi dubbi e ostacoli che rallentano il percorso di attuazione:
- Standard GRI, CSRD e Pacchetto Omnibus: come orientarsi per il report ESG?
- Quali informazioni strategiche includere nel Bilancio di Sostenibilità (BdS)?
- Quali passaggi operativi e scadenze bisogna tenere a mente?
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Il nostro approccio al Bilancio di Sostenibilità
I professionisti ESG di Circularity sono al tuo fianco per gestire l’intero iter di redazione del Bilancio di Sostenibilità, adottando gli standard riconosciuti a livello internazionale ed europeo. Con la garanzia della massima trasparenza e compliance.
ASSESSMENT E MATERIALITÀ
Ci occupiamo dell’analisi del contesto aziendale, mappando le strategie e le iniziative di CSR. Identifichiamo le aree di miglioramento, trasformando le sfide in opportunità di crescita sostenibile.
REDAZIONE BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ
Creiamo un cruscotto di indicatori ESG personalizzato, che rende conto di performance aziendali, tematiche materiali e impatti emersi. Forniamo una visione chiara e strategica per la gestione, presente e futura, della sostenibilità.

A cosa serve il Bilancio di Sostenibilità aziendale
Con il perimetro definito dagli standard GRI e dalle normative europee – con la direttiva CSRD e CSDDD, fino alla Tassonomia UE e alla novità Pacchetto Omnibus – oggi è diventato più facile utilizzare il BdS come uno strumento strategico per:
- Anticipare i cambiamenti normativi, sfruttandoli prima dei competitor
- Ottimizzare le performance ambientali, evitando sprechi e rischi di compliance
- Comunicare l’impatto ESG, rafforzando la fiducia di clienti e stakeholder verso l’azienda
- Attrarre nuovi investimenti, accedendo così a opportunità di crescita prima precluse
Per chi è obbligatorio il Bilancio di Sostenibilità
50.000 imprese nel mondo e oltre 4.000 solo in Italia: questo è l’impatto della direttiva europea CSRD, che impone l’obbligo del Bilancio di Sostenibilità non solo alle imprese quotate, ma anche a tutte quelle che superano i 25 milioni di euro per il patrimonio netto, o i 40 milioni per il fatturato oppure, ancora, i 250 dipendenti.
Ma l’UE non si ferma qui. Per semplificare la rendicontazione di sostenibilità – che deve tener conto non solo della CSRD, ma anche di CSDDD, Tassonomia UE e CBAM - la Commissione europea ha presentato il Pacchetto Omnibus che, se adottato, prevedrà quanto segue:
Semplificare le normative sulla sostenibilità
Ridurre i costi amministrativi per le aziende
Posticipare alcuni obblighi di rendicontazione
Migliorare la competitività delle aziende europee
Cosa comporterà la novità del Pacchetto Omnibus
Al momento, il Pacchetto Omnibus è soltanto una proposta della Commissione europea che dovrà essere esaminata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo prima di essere pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’UE.
Il Pacchetto Omnibus rappresenta un equilibrio tra l’esigenza di accelerare la transizione sostenibile e la necessità di rendere più competitivo il tessuto imprenditoriale europeo.
Una scelta strategica per le aziende
I cambiamenti normativi sono il segnale evidente delle evoluzioni del mercato – produttive, strategiche, operative.
Ed è proprio qui che il Bilancio di Sostenibilità dimostra la sua massima efficacia: rendere l’azienda in grado di adattarsi a esigenze mutevoli e, soprattutto, riuscire a capitalizzarle prima degli altri.

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Per le aziende che vogliono distinguersi, la sostenibilità non dovrebbe essere vista solo come un obbligo, ma come un'opportunità per rafforzare la propria posizione sul mercato e rispondere alle aspettative di un sistema economico sempre più orientato alla trasparenza.